ALCUNI DEI CASI TRATTATI IN
Danni da parto
Negli ultimi due decenni i “danni da parto” sono risultati gli errori medici maggiormente frequenti, cui sono seguiti risarcimenti talvolta milionari in favore dei genitori e del neonato.
Quali sono i principali fattori di rischio correlati a gestazione e parto:
- diagnosi prenatale errata da parte di un medico ginecologo;
- errori in sala parto con conseguenti danni neurologici al neonato;
- decesso di gestante/partoriente o di neonato.
Le possibili complicanze della gestazione e/o del parto:
talvolta le complicanze non sono adeguatamente individuate dai sanitari e/o valutate in corso di travaglio, con conseguenze di danni cerebrali o fisici al neonato ovvero con omessa diagnosi prenatale di individuazione di mallformazione del feto.
Le problematiche conseguenti a parto cesareo:
possono derivare da tale metodica danni ai neonati, con invalidità grave o tetraplegia ovvero decesso del feto o della gestante.
Per comprendere se la causa della mortalità o della morbilità della paziente o del neonato sono derivate dall’agire medico è necessario verificare se i sanitari che Ti hanno curato hanno seguito le raccomandazioni per la prevenzione della morte materna o malattia grave correlata al travaglio e/o al parto emessa dal Ministero della Salute nell’ormai lontano 2008.
Morte materna, di cosa si tratta: un accadimento relativamente frequente quanto doloroso, che può verificarsi in costanza di gravidanza o entro 42 giorni dal suo termine (per qualunque causa correlata o aggravata dalla gravidanza o dal suo trattamento).
Morte tardiva della gestante è invece definita la morte di una donna per cause ostetriche dirette o indirette ma successiva ai 42 giorni dal parto (entro un anno dal termine della gravidanza).
La restrizione di tempo a 42 giorni dal parto rappresenta infatti una limitazione al rilevamento di tutte le morti materne correlate alla gravidanza, ragione per cui è ritenuto oggi un concetto del tutto superato.
Come valutare il rischio della donna in occasione del parto:
al momento del ricovero i sanitari che Ti hanno in cura devono provvedere alla classificazione del rischio (al quale devono conseguire specifici percorsi assistenziali differenziati per profilo di rischio).
Le cause più frequenti di morte materna nei paesi occidentali:
- malattia tromboembolica
- emorragia post partum
- ipertensione
- sepsi/shock settico
- morte dovuta ad anestesia.
Come si accerta se i medici hanno causato lesioni alla gestante e al neonato o morte della partoriente?
- Nei casi di sospetta malasanità che coinvolgono:
- donne in corso di gravidanza
- gestanti in costanza di parto
- donne in costanza di fase post partum
- feti nati morti
- neonati con danni gravi e/o gravissimi
è fondamentale che le vittime (ed i loro familiari) si facciano assistere da avvocati e consulenti medici con comprovata esperienza nel settore della colpa medica.
Il nostro studio ha una storia ultra ventennale nell’ambito della malasanità ed in particolare della ginecologia ed ostetricia.
In tema di responsabilità medica ricorda:
l’operato del medico va valutato con il criterio della diligenza, della prudenza e della perizia.
Il sanitario potrà ritenersi diligente nella misura in cui sia stato conforme
- ai protocolli
- alle linee guida
- alle buone pratiche accreditate presso la comunità scientifica di riferimento
- al bagaglio di competenze e conoscenze proprie dei professionisti di media preparazione e avvedutezza in relazione alla specificità del caso.
Ritardo nell’esecuzione del parto cesareo e conseguente tetraparesi spastica del neonato:
il Tribunale di Cosenza, con sentenza del 20 luglio 2020 ha riconosciuto il risarcimento dei danni ad un bambino nato con tetraparesi spastica ed insufficienza mentale per colpa attribuibile al personale medico sanitario che ha assistito al parto e ha ritardato colpevolmente il taglio cesareo.
Il risarcimento è stato riconosciuto anche alla madre del bambino che per colpa medico sanitaria aveva riportato una depressione maggiore di tipo grave, cronicizzata, con ansia somatizzata e ritiro sociale.
Se ritieni di dovere lamentare danni da parto e danni cerebrali al neonato rivolgiti ad avvocati specializzati in colpa medica, garantiamo assistenza in tutta Italia.
Indice di Apgar, che cos’è:
metodo utilizzato per stimare la buona salute del bambino subito dopo il parto.
Il neonatologo dovrà, supito dopo l’espulsioone del feto, verificare:
-
- il colorito della pelle del bambino, accertando che non appaia pallido oppure
cianotico, se la cianosi riguarda solo le estremità oppure se il bambino è roseo;
- la capacità respiratoria del neonato, se il respira oppure se sta facendo uno sforzo eccessivo per inalare osssigeno;
- il tono muscolare, cioè se il bambino sgambetta o mostra segni di flaccidità muscolare;
- se il bambino risponde agli stimoli;
- il battito cardiaco, se la frequenza è assente o bassa o accelerata (oltre 100 battiti al minuto è corretta oppure meno di 100 battiti è troppo bassa).
Se il neonatologo manca:
- di verificare i parametri di cui sopra
- li male interpreta
- non agisce in modo tempestivo, con prudenza, perizia e competenza per ovviare a possibili traumi del neonato, con conseguente mancato quanto adeguato soccorso al neonato
possono derivare danni anche importanti al Tuo bambino: richiedici una consulenza gratuita se hai vissuto una esperienza che ha causato danni alla Tua famiglia e danni al Tuo bambino.
Ancora sull’indice di Apgar:
altro non è che un criterio guida che serve al neonatologo per valutare in modo rapido se il Tuo bambino è in buona salute.
Un punteggio complessivo:
- da 1 a 3 viene considerato criticamente basso
- da 4 a 6 è stimato sotto la norma, il Tuo bambino avrà bisogno di interventi da parte dei medici o addirittura di essere rianimato poiché è assente il battito cardiaco e inadeguata la pressione sanguigna o la frequenza respiratoria o perché non riesce a iniziare a respirare in modo autonomo
- dal 7 in poi l’indice è nella norma.
Da sapere:
se il punteggio rimane basso dopo 15/20 minuti dalla nascita esiste un rischio sempre più concreto di lesioni neurologiche permanenti e anche un maggiore rischio di paralisi cerebrale.
In che modo sbaglia il medico?
Se agisce con negligenza, imperiza, imprudenza, i cardini della colpa professionale medica.
Se non interviene in modo tempestivo, seguendo i protocolli e le linee guida pensate appositamente per condurre la mano del sanitario cioè “raccomandazioni sviluppate in modo sistematico per assitere medici e pazienti nelle decisioni sulla gestione appropriata di specifiche condizioni cliniche”
Cosa può provocare una diminuzione dell’apporto di ossigeno nel neonato?
- problemi al cordone ombelicale
- cordone ombelicale avvolto intorno al collo del neonato
- distacco della placenta
- rottura dell’utero
- trauma alla testa del bambino tramite l’uso di forcipe o ventosa
- presentazione anomala facciale o podalica o distocia della spalla
- infiammazioni materne non diagnosticate o non curate come lo streptococco e l’herpes simplex
- embolia del liquido amniotico (si verifica quando il liquido amniotico, le cellule fetali o altri materiali di scarto entrano nel flusso sanguigno materno provocando una reazione allergica che ingenera un collasso cardiorespiratorio nella mamma e quindi una deteriorazione rapida del bambino)
Cosa farà il medico legale in caso di assunta colpa medica:
valuterà con metodo scientifico e obiettivo l’esposizione del neonato ad ipossia o asfissia acuta in prossimità della nascita.
Se il Tuo bambino ha subito lesioni cerebrali durante il parto causate da malasanità dovresti al più presto rivolgerti ad un avvocato specializzato in colpa medica: contattaci attraverso il nostro modulo online o telefonandoci o mandandoci un messaggio whatsapp, siamo avvocati specializzati in responsabilità medica e danni subiti da madre e neonato a causa di errori del personale sanitario durantela gravidanza, il travaglio ed il parto.
Cosa faremo pr aiutarTi:
Ti diremo, con il supporto del medico legale, del neonatologo e del ginecologo se il Tuo bambino e la Tua famiglia hanno diritto ad un risarcimento dei danni in ragione dell’agire di un presidio ospedaliero o di uno o più sanitari.
- eguiamo i clienti in tutto il territorio nazionale
- la procedura non ha alcun costo e dovrai pagarci solo se e quando otterrai il risarcimento.
Contattaci per approfondire eventuali danni da parto o nel travaglio, Ti assicuriamo:
- valutazione del caso sotto il profilo medico legale gratuita
- valutazione di medici specialistici gratuita
- relazione medico legale e specialistica gratuita
- assistenza legale in fase stragiudiziale gratuita
- assistenza legale in fase giudiziale gratuita.
Siamo un team di avvocati e medici specializzati in malasanità e da parto, lavoriamo su tutto il territorio nazionale.
Il nostro studio si avvale esclusivamente della consulenza di medici di altissima competenza e che si occupano in via eslcusiva di colpa medica.
I principali pericoli durante il parto:
- emorragia post partum, una complicazione piuttosto comune (che può essere causata anche da un taglio cesareo o da una bassa pressione sanguigna materna);
- shock materno, si può verificare durante il parto a causa di una perdita considerevole di sangue ingenerata da infezione o da trauma;
- distocia di spalla del neonato: può verificarsi quando una spalla del bambino è bloccata nelle pelvi materne durante il parto;
- distocia di braccio: si verifica quando uno o entrambe le braccia del neonato sono bloccate nelle pelvi della madre;
- infezioni del tratto urinario: si possono verificare durante il parto specialmente se la madre ha subito un taglio cesareo;
- asfissia fetale: può verificarsi durante il parto e può essere causata da un ostruzione del tratto respiratorio del bambino;
- prolasso della placenta: si verifica quando la placenta si sposta dalla sua posizione normale nell’utero, potenzialmente pericoloso per il bambino e la madre;
- preeclampsia: può presentarsi durante la gravidanza e comportare pressione sanguigna elevata e proteine nelle urine.
Errori più frequenti in ginecologia con danno alla paziente:
- somministrazione di farmaci non appropriati
- inappropriata gestione della gravidanza a rischio
- esecuzione di procedure chirurgiche che non rispettano le procedure standard
- errore diagnostico che comporta un trattamento inadeguato o non necessario
- omesso riconoscimento di un’infezione o di una malattia sessualmente trasmissibile
- errore nell’identificazione o nell’esecuzione di una procedura chirurgica (taglio cesareo)
- omesso riesame di una paziente dopo una procedura chirurgica
- errore nell’interpretazione di dati di imaging
- omessa o inadeguata considerazione della anamnesi della paziente
- omessa o inadeguata raccolta di dati corretti
- errore nella gestione dei sintomi e della diagnosi di una malattia
La diagnosi prenatale e quando il medico può incorrere in errore:
si tratta di una serie di test e procedure medico genetiche che vengono eseguite durante la gravidanza per identificare eventuali problemi o anomalie nel feto in via di sviluppo.
Lo scopo principale della diagnosi prenatale è quello di fornire informazioni ai futuri genitori sulla salute del bambino (non ancora nato) così da consentire loro di prendere decisioni informate riguardo alla gestione della gravidanza, all’eventuale terapia o alla scelta estrema di interrompere la gravidanza.
La diagnosi prenatale è particolarmente importante in caso di rischio di malattie genetiche o di problemi cromosomici ma può essere anche utile per monitorare la salute generale del feto e identificare eventuali problemi di salute come cardiopatia o difetti di sviluppo degli organi.
Nella diagnosi prenatale sono particolarmente frequenti gli errori, causati da una molteplicità di fattori, tra cui:
- errore umano (il personale medico può commettere sbagli nella interpretazione dei risultati dei test o di valutazione delle immagini ecografiche
- limitazioni tecniche (alcune indagini diagnostiche hanno limitazioni intrinseche, ad esempio la villocentesi o l’amniocentesi possono causare un rischio di aborto spontaneo)
- problemi di comunicazione, il personale medico potrebbe non essere in grado di spiegare correttamente i risultati dei test o le implicazioni delle diagnosi ai futuri genitori.
La Cassazione del 27 giugno 2023, con sentenza numero 18327 ha stabilito che quando un medico non informa adeguatamente la gestante sulle eventuali possibili malformazioni fetali del figlio in arrivo dovrà per questo errore risarcire gli eventuali danni causati ai genitori (ai quali viene dunque negata la possibilità di poter interrompere la gravidanza).
La Cassazione reputa tale comportamento del medico come una non adeguata informativa.
Il risarcimento derivante da errore durante la gravidanza e nascita indesiderata:
rappresenta uno degli aspetti più delicati e controversi nell’ambito della colpa medica e della malasanità.
Ti può derivare infatti un danno da mancata diagnosi di determinate patologie che interessano il feto (come la sindrome di Down e la fibrosi cistica, tutte patologie che determinano gravi impedimenti nella vita di tutti i giorni e dunque causano una notevole alterazione delle abitudini di vita in capo ai genitori oltre che difficoltà quotidiane per il malato a fronte di una nascita indesiderata).
Cosa fare se Ti hanno precluso il diritto di rinunciare alla gravidanza in caso di patologie gravi in capo al nascituro?
Occorre indagare sulla sussistenza o meno delle condizioni affinché sia possibile ottenere un risarcimento.
Ricorda che in caso di similare errore da parte del ginecologo i primi destinatari del risarcimento sono i genitori, i quali subiscono le conseguenze dal punto di vista psicologico ed economico della nascita indesiderata.
Da dove chiami? Non importa, il nostro studio si occupa di casi di colpa medica in tutto lo stivale, non temere quindi la distanza.
Le persaone si domandano: come faccio a scegliere l’avvocato giusto per me?
Prescegline uno che faccia questo e non latro,
la colpa medica è una materia complessa e richiede esperienza di anni ed uno studio legale che abbia contatti stabili ed abuituali con medici legali a loro volta esperti nel settore, con un parterre di specialsiti in grado di supportarli nelle valutazioni.
Quali sono le paure dei nostri clienti?
trovarsi di fronte ad un contraddittore troppo difficile e troppo forte, ci dicono spesso “contro l’ospedale non si può vincere”.
Sbagliato davvero, la recente girurisprudenza negli ultimi 30 anni ha dato sempre più strumenti al paziente per potere fare valere i suoi diritti, quindi non avere timore di agire per ottenere un risarcimento.
La nostra consulenza è gratuita:
non perché siamo delle onlus o perché siamo filantropi ma perché abbiamo bisogno di capire se il danno che ci viene rappresenatto è sostenibile, cioè se esitono, secondo principi scientifici e di medicina legale, i margini per chiedere il tuo danno.
Complice la contrazione economica ed i tagli alla sanità i casi di colpa medica sono sempre più frequenti e le persone faticano ad orientrasi in un mercato all’interno del quale capita di confrontarsi con associazioni e avvocati che non conosono a fondo la materia o con medici legali che sono soliti occuparsi di sinistri stradali o di altre questioni mediche.
Ci occupiamo solo di colpa medica e di danni da parto, contattaci per una cosulenza gratuita.